Libri - IQ84

1Q84

- Scritto da Haruki Murakami
- Casa Editrice Italiana: Einaudi 2011,2012


Voto: 6

Trama
Aomame è una killer spietata che vendica le donne che hanno subito una violenza, Tengo è un ghost writer che deve sistemare un romanzo che si rivela essere fin troppo reale.
Entrambi si ritrovano catapultati in un mondo parallelo, identico al precedente se non fosse per la presenza di due lune nel cielo e per l'esaltazione di eventi spirituali e religiosi: è di questo mondo che il romanzo su cui lavora Tengo parla, un mondo dove Aomame deve riuscire a compiere l'omicidio per eccellenza di un capo religioso venerato e protetto che pare abusi di giovani donne.

Considerazioni
Basandoci sulla catalogazione occidentale, 1Q84 probabilmente finirebbe all'interno del genere fantastico, vista la presenza di spiriti, sette religiose e di una seconda realtà identificata con la presenza di due lune. In Giappone, però, questo romanzo rientra nella categoria dei mukōgawa shōsetsu 向こう側小説, racconti o romanzi nei quali viene riprodotta la necessità di una catarsi nei confronti di una situazione frustrante e insostenibile, tramite i quali viene rappresentata la ricerca di quiete e tranquillità, nonché la nobilitazione dell'animo mediante un linguaggio semplice e familiare, funzione che nel passato aveva l'arte Zen.
Tutti e tre i volumi di 1Q84, infatti, ci illustrano sia la ricerca di pace e serenità, che implica una trasformazione di se stessi, sia l'opposizione tra questo e l'altro mondo, che corrispondono a una visione razionale e irrazionale dello stesso. Per raggiungere quest'altra realtà è necessario che sia il protagonista stesso a superare un confine, una barriera, aprendosi un varco e in 1Q84 è Aomame che, scendendo una scala vicino alla tangenziale, entra in questo 1984 mutato.
Nei mukōgawa shōsetsu troviamo anche la mancanza della figura materna, contrapposta da una figura femminile che fungerà da medium tra il mondo impuro degli spiriti e la realtà quotidiana, importante rimando alla tradizione giapponese, secondo la quale la donna è custode dell'universo contaminato.

Dettaglio
Secondo Tsuruta Kin'ya, il mukōgawa viene percepito come sottoprodotto della rapida modernizzazione del Giappone, esprimendo la necessità degli intellettuali moderni di ritirarsi in loro stessi, perché turbati dagli sconvolgimenti culturali causati anche dal contatto con l'Occidente. Così si ha la ricerca o la creazione di un luogo dove recuperare le forze, lontano dal processo che vede l'Occidente come modello da imitare, perdendosi in un mondo più naturale, quello delle origini. Di conseguenza il viaggio nel mukōgawa corrisponde a un annullamento dell'ego nella natura.
L'autore, inoltre, non manca di sfruttare l'assonanza tra la pronuncia giapponese del numero nove, «kyû» e la lettera «Q» di question, a favore di un ulteriore avvicinamento alla cultura Occidentale, che però rimane contrapposta a quella giapponese.

A cura di Francesca Panciroli

Rubrica a cura di Francesca Panciroli

Francesca Panciroli
Francesca Panciroli

In molti mi chiedono come sia nato il mio interesse per l'Asia, ma soprattutto per il Giappone, e io mi ritrovo a rispondere che non lo so con certezza.
È probabile che abbiano svolto un ruolo importante tutti quegli anime – o cartoni animati come li chiamiamo in Italia – che da bambina guardavo dopo avere fatto i compiti, ma a volte anche prima e durante. Sailor Moon, Rossana, Pokémon, e solo per citare quelli più famosi, ma che ambientando le avventure dei personaggi in Giappone e mostrando le peculiarità di questo Paese meraviglioso – ancora ho in mente i ramen che Rossana ed Erik si prepararono una notte per la fame – mi hanno avvicinata gradualmente a quel mondo e alla sua cultura.
Nonostante non conosca l'esatta origine di questo amore, posso dire con certezza che durante gli anni universitari si è fatto più saldo e concreto, fino al giorno in cui ho deciso di andare a Tokyo per scrivere la tesi magistrale in arte buddhista.
Un'esperienza unica e che mi sembra di rivivere facendomi ospitare tra le pagine di Cultura Giapponese.

- Le mie passioni
Appena imparai a leggere decisi che non avrei più smesso: narrativa, saggistica e fumetti mi permettono di capire meglio ciò che mi circonda e di raggiungere ogni luogo.
Dalla lettura è nata la passione per la scrittura e quindi eccomi qua, pronta a lasciare qualche traccia di me, condividendo quel che conosco.

- Studi
2013 - Laurea in Storia e Civiltà Orientali – Università degli Studi di Bologna.
2016 - Laurea in Lingue e Culture dell'Asia e dell'Africa – Università degli Studi di Bologna.

Potete visitare il blog di Francesca Panciroli QUI.