Okutama, una piccola e verde cittadina nella Prefettura di Tokyo, ha lanciato un'iniziativa per combattere la sua imminente e probabile "scomparsa": si tratta infatti di una delle tante zone del Giappone destinate a diventare disabitate. Il Giappone infatti si trova ad affrontare il problema delle proprietà abbandonate nella maggior parte delle zone rurali.

Okutama, da ridente cittadina negli anni '60, si trova oggi ad avere intorno ai soli 5.000 residenti e circa 400 case vuote e abbandonate (di cui solo la metà sono considerate recuperabili). Per combattere questo fenomeno, già da qualche anno è stato istituito un database di potenziali acquirenti per le case vuote o di anziani proprietari, sono stati concessi finanziamenti per le ristrutturazioni e compensi per le cessioni di proprietà vacanti.

C'è inoltre l'iniziativa di regalare la casa a chi soddisfa i seguenti requisiti:
- avere meno di 40 anni, oppure
- essere una coppia con almeno un figlio di età inferiore a 18 anni e uno dei partner di età inferiore ai 50 anni.

I candidati all'assegnazione della casa devono impegnarsi a stabilirsi in città permanentemente e investire nell'eventuale necessaria ristrutturazione dell'immobile.

Fino ad ora, solo pochissime case sono state assegnate (una decina), anche a persone straniere, venute dall'America o dalla Cina. L'assegnazione delle case, infatti, non ha restrizioni in merito alla nazionalità dei richiedenti.

Nel 2013 il numero delle case in Giappone era già di gran lunga superiore al numero delle famiglie e questa differenza è destinata a crescere sempre di più a causa del calo continuo della popolazione. Per questo e altri motivi, si prevede che entro il 2040 scompariranno quasi 900 piccole città e villaggi.